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L’arroganza di Alfano: no all’identificazione degli agenti

Di paolo (---.---.---.115) 27 aprile 2014 22:04

caro FDP ,guarda che io chiedo non che lo Stato diventi teppista o commetta atti illegali , golpisti ecc.., e ci mancherebbe !
Ma fermo e deciso si’ . E siccome in questo ameno paese esiste una cultura della tolleranza che spesso sconfina in complicità politica , bisogna stare bene in campana , perché spesso si cade nell’eccesso opposto ,colpevolizzando le forze dell’ordine anche quando fanno il loro assoluto dovere .

Riguardo alla identificazione del milite o del poliziotto ,mediante un codice visibile dal quale si possa risalire alla sua identità , sarebbe oltremodo auspicabile ed in linea con i paesi a civiltà più avanzata .
Ti faccio tuttavia notare che la nostra immatura democrazia vanta primati mondiali nel campo del terrorismo di matrice politica e quattro o cinque mafie organizzate militarmente che non mi risulta abbiano riscontri in nessuna altra parte del mondo (forse Colombia a parte ) . Aggiungo che almeno un terzo del territorio nazionale sfugge al pieno controllo dello Stato ,con pesanti infiltrazioni malavitose a tutti i livelli ,fino ad arrivare alle massime istituzioni , per non parlare di servizi segreti deviati ecc..

Quindi ,capisco l’invito rivolto dalla UE agli stati membri , ma purtroppo ho seri dubbi che ci siano da noi le condizioni ambientali per attuarlo . Pensa alle ritorsioni dirette e sui famigliari . Ci sono comunque i mezzi tecnici per smascherare gli autori di violenze gratuite (come nel caso in questione ) .
ciao


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