In tutto l’articolo non si fa altro che parlare di compromessi e di mediazioni.
Nemmeno un accenno a spiegare compromessi con chi e perchè, mediazioni tra chi e perchè.
Se proprio si voleva emendare la legge precedente, e se davvero si ritiene che la connivenza politica con le organizzazioni mafiose, in qualsiasi modo avvenga, sia uno dei mali peggiori del Paese, per non dire il peggiore, le pene andavano semmai inasprite.
Ma i nostri ineffabili politici, consci di essere li dove sono proprio grazie a quelle "vicinanze", si sono esercitati a "mediare" (con chi?), compromettere (perchè?), in modo da mettere in mano alla magistratura un arco con delle frecce spuntate.
Che coraggio, cercare di difendere questa gente! Evidentemente, l’autore e chi approva il provvedimento, devono averne il loro tornaconto che, disgraziatamente,va in direzione opposta agli interessi del Paese.