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L’Europa del Sacripante Grillo e la Repubblica Veneta

Di (---.---.---.173) 5 aprile 2014 19:08

> ma ho ben chiara la differenza tra diritti e pretese

> I primi riconosciuti e codificati in leggi, i secondi no.

Se le leggi sono giuste!

> ho il diritto di usare il territorio del veneto al pari di uno che chi è nato,

> I veneti non hanno alcun diritto ad escludermi.

Hai il diritto di usare il territorio della Terra intera, secondo me; e non credo che i Veneti vogliano negarti quel diritto. Quel che gli interessa è non farsi AMMINISTRARE come adesso. Ti avevo portato l’esempio di San Marino... è come se fosse Italia, senza essere amministrata da Roma.

> E i veneti che hanno fatto per meritarselo?

Niente. Però abitano lì. L’avevo scritto in precedenza, che il Veneto è di coloro che abitano lì, anche da due soli giorni. Questo discorso è un po’ estremista, come estremista è il tuo che non riconosce altri diritti che quelli scritti su un pezzo di carta che, tra una trasformazione e l’altra, risale a prima del 1861.

Il mio discorso è pacifista e moderno, il tuo affonda le radici nelle antiche guerre di conquista e difesa dei territori. In Crimea si sono schierate truppe - per fortuna a solo scopo provocatorio. Cento anni fa sarebbe scoppiata una guerra. Io ritengo che, piuttosto che ci siano alcuni morti, è meglio mettersi d’accordo con una soluzione pacifica - SEMPRE.

> Non c’è alcun modo perché i "veneti" possano mantenersi segregati

Secessione non significa segregazione. I Francesi (un vero popolo, con una sua lingua e una grande tradizione) non sono segregati. Puoi andare a vivere là, se vuoi. Mi pare che l’ideologia antiquata del territorio, delle leggi scritte eccetera inquini le cose e ti porti a pensare che un Veneto indipendente sarebbe una mostruosità... I Francesi sono come me e te: hanno semplicemente un’amministrazione diversa dalla nostra. Ed è tutto ciò che vogliono i Veneti.

Guarda: al di là di ciò che ci può essere scritto su un pezzo di carta, il tuo interesse sul fatto che il Veneto faccia parte dell’Italia può solo avere radici eogistiche. Le leggi (i pezzi di carta) sono buone e giuste quando sanciscono il giusto al di là di ogni ragionevole dubbio, e con una buona motivazione. Io la buona motivazione di tenere un paio di milioni di veneti sotto il giogo italiano non la vedo proprio. La tua unica giustificazione è perché "così c’è scritto su un pezzo di carta" - e quel pezzo di carta non è stato firmato dalle persone che ora vivono in Veneto.

Poi tu mi dici che tecnicamente saresti sottoposto alla secessione. E allora ti aggrappi a un pezzo di carta per far valere le tue ragioni contro due milioni di persone. E’ per questo che si fanno questi tipi di referendum! (Di solito). Purtroppo per te, la maggioranza ha idee diverse dalle tue... in italia ci fu un referendum per scegliere tra monarchia e repubblica, e coloro che volevano la monarchia dovettero subire la sconfitta. In quel caso, come in questo caso del Veneto, non ci sono metodi più ragionevoli per fare la cosa migliore possibile.

Ciao,

Gottardo


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