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L’Europa del Sacripante Grillo e la Repubblica Veneta

Di (---.---.---.137) 2 aprile 2014 16:39

@Gottardo,

tutto diventa slogan se non si entra nel merito ma ci si limita a dare giudizi sommari. Mi è piaciuta molto la tua risposta perché hai argomentato sul serio, e non sono ironico, mi è piaciuta davvero. Molte delle tue tesi sono anche condivisibili, quindi mi limiterò a rispondere a ciò che mi smuove una critica, ovviamente hai scritto molto e anche io mi riservo di rispondere con calma, aggiungendo commenti man mano che mi verranno. Spero a che Paolo non crei problemi.

Mi hai chiesto di rispondere in modo secco se la politica fosse corrotta, la risposta più breve che posso darti è che si, è corrotta, ma non sempre allo stesso livello. C’è chi si ritrova in un ruolo ed è espressione diretta di interessi malavitosi, c’è chi vorrebbe osteggiarli ma ci deve convivere cercando di limitarli, perché il problema è che non puoi fare tabula rasa. Il malaffare ti cerca se non ne fai parte e se non trova te cercherà quel collaboratore o pari grado che non puoi fare fuori e che ne difenderà gli interessi oppure abbozzerà... perché il malaffare è ovunque, anche nei bagni pubblici da te citati. Sai quante volte è capitato che l’addetto alla pulizia PRETENDESSE la mancia per far accedere alla toilette quando percepisce un regolare stipendio per curarne la manutenzione? Riformulo la domanda: tu la corruzione la vedi SOLO nella casta politica?

Riguardo il M5S ti avevo chiesto se fossi certo che fosse privo di corruzione a tutti i livelli, dall’ultimo simpatizzante al politico in vista. Poi ho fatto riferimento alla realtà attorno a me affermando che non mi piace parlare di ciò che non conosco per certo, non amo accusare gli altri se non so di cosa parlo. Potrei farti decine di esempi di "incongruenze" etiche tra attivisti M5S e loro excursus di vita, ma proprio tanti, solo che non conosci i diretti interessati e le mie parole resterebbero vuote. Direi che avrei più problemi a trovare un attivista "pulito" tra tutti quelli che conosco.

Riguardo il reato di immigrazione, sinceramente me ne frego del fatto che non fosse nel programma elettorale, per il semplice motivo che parlavi di libertà dell’eletto di agire secondo coscienza. Frase tua. La coscienza non è contenuta e non si può limitare ad un programma elettorale, specie se libera. Vedi tu.

Riguardo la questione veneto, che non ho tanto intenzione di approfondire perché grottesca, rispondo ad una tua affermazione: cosa ho fatto per guadagnarmi il veneto?

Niente, e niente devo fare proprio niente, perché ho GIA’ diritti sul veneto. E’ scritto nella costituzione che ho dei diritti sul territorio veneto, non me li devo guadagnare, sono già miei. Mentre non c’è alcun riferimento al diritto di secessione da te tanto decantato. Qui se c’è qualcuno che accampa pretese irricevibili non sono io.

Nel caso non ti sia chiaro, io domani posso trasferirmi in veneto e chiedere la residenza in uno qualsiasi dei suoi comuni. Non me la possono negare, ne ho diritto, basta che dimostro la residenza abituale. Ti è chiaro cosa significhi il concetto che non me la possono negare, si tratta semplicemente di annotare il cambio di residenza ed è un atto dovuto?

Posso circolare liberamente per qualsiasi strada del veneto, ho diritto a cercare lavoro in veneto, ho diritto a curarmi in veneto, ad andarci a vivere se lo desidero. Così come un veneto ha diritto di fare la stessa identica cosa in liguria o in calabria, se vuole.

Ti ripeto: esiste una qualche norma che supporti il concetto che il territorio veneto appartenga ai soli residenti del veneto (ai quali mi potrei aggiungere domani stesso?)


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