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Perché è sbagliato proporre un referendum sull’Euro

Di (---.---.---.174) 2 dicembre 2013 19:27
Sarò anch’io spietatamente sincero, senza volontà di offendere nessuno però.

1) qui bisogna mettere ordine nel cervello: prima si afferma senza se e senza ma che "L’Euro finirà, in un modo o nell’altro, prima o poi". Poi però, messi alle strette, si corregge il tiro, "il senso del mio articolo non è dobbiamo uscire dall’euro". E allora?
Se si è convinti, come anch’io lo sono, che l’Euro senza l’Europa è stata una calamità e che bisogna prendere un’altra strada, cosa dobbiamo aspettare? E, sopratutto, chi dovrebbe deciderlo, in quali segrete stanze e con quali garanzie di avere a cuore gli interessi del Paese piuttosto che quelli di pochi plutocrati? 
Promuovere un referendum significa raccogliere firme, e ci si può scommettere che non sarà certo un problema raccoglierne 500.000, tutt’altro, bisognerà sgomitare ai punti di raccolta firme. Poi naturalmente non sarà ammesso per via della legge richiamata dallo stesso articolista, ma a quel punto, Letta o non Letta, Napolitano o non Napolitano, Cohn-Bendit ed altri, non potranno tanto facilmente continuare a fare i falsi europeisti (perchè tali sono, in ossequio al principio cardine nei matrimoni di interesse "quello che è mio, è mio, quello che è tuo, è mio lo stesso".
2) la proposta del referendum è strumentale a quella, ben più sostenibile, esplicitata da Grillo nel Vday di Genova, e cioè: Alleanza tra i Paesi mediterranei per una politica comune finalizzata eventualmente all’adozione di un Euro 2. In alternativa, aggiungo io, abbandono dell’euro da parte della sola Germania, che sarebbe certamente molto meno traumatico per tutti.
3) in politica se va bene si e no il 30% delle proposte ha una reale possibilità di essere discussa, e ancora meno accettata: purtuttavia, anche sapendo che non potranno aver seguito, è necessario che le idee vengano rese pubbliche. Ha un valore simbolico importantissimo, perchè rende palese la posizione di un forza politica rispetto ad un dato problema, e nel contempo costringe le altre forze a prendere una posizione chiara su quell’argomento. E questo, a ben guardare, è il succo del sistema democratico.
4) per finire, quando ci si perde dietro ai tecnicismi ed alle tattiche, si finisce per perdere di vista il vero valore di qualsiasi idea.



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