• AgoraVox su Twitter
  • RSS
  • Agoravox Mobile

Non vedenti. Anche loro hanno diritto all’istruzione

Di (---.---.---.65) 26 settembre 2013 09:11

signora abbate sono contenta che la spinta a questo suo articolo sia stata quella che mi dice, ho voluto però dare giusta informazione, altrimenti è un guaio per noi che le disabilità le viviamo davvero e non le usiamo per una campagna elettorale o uno slogan per qualche fondo.
chi legge deve sapere anche cosa c’è dietro a quanto riportato da lei qui, le assicuro che la prima barriera che incontriamo è proprio quella dovuta alla disinformazione.
riguardo le associazioni vorrei previsare che anche quella che presiedo lo è, ma avrò capito che si tratta anche di soldi: ogni centesimo destinato ai disabili visivi non viene equamente distribuito per associazioni ma vanno solo e sempre all’uic, quindi leggere che chiedono ancora soldi non da solo fastidio ma lacera.
chi legge deve sapere anche che il braille costa il triplo di un ebook, che esistono tecnologie che erano nuove dieci anni fa, ma da noi stentano a decollare e soprattutto mentre in altri stati europei gli ausili vengono dati gratis o in comodato d’uso, qui in italia SI PAGA TUTTO!
anche i ciechi devono andare a scuola, ma perché la scuola è obbligatoria qui, molto semplice e siccome tutti paghiamo tasse anche per questo, è un diritto avere uguale cultura, e l’avremo quando sarà accessibile a tutti, ciechi e poveri compresi.
riportare news dalla casta richiede sempre una piccola indagine prima di pubblicare: ora sa anche lei che basterebbe adeguarsi al terzo millennio per risolvere le cose, peccato che tutto in questa nazione sia fermo ad almeno 25 anni fa, e per noi disabili è tutto fermo agli anni 50 del millennio scorso, guardi ad esempio il nomenclatore tariffario della protesica che è fermo al 1999! e forse qualcosa è cambiato negli ausili da quell’epoca, o no? questo non dipende dall’uic ma dai vari governi che vediamo passare negli anni, anni in cui l’europa diventa sempre più distante dalla nostra realtà, quella vissuta e non quella che si legge ovviamente.
spero abbia capito che non è polemica la mia, né risentimento nei suoi confronti, anzi! è che io sto scrivendo e leggendo con sintesi vocale e leggere ancora di braille e di soldi all’uic fa rabbrividire: pensi davvero ai ragazzi in classe questa mattina ancora senza libri, ciechi e non, capirà che non si può limitare il tutto in poche righe di news, perché dietro c’è un mondo fatto da famiglie disperate e da ragazzi che stanno per scoppiare in questo medioevo.
cordiali saluti, laura


Lasciare un commento

Per commentare registrati al sito in alto a destra di questa pagina

Se non sei registrato puoi farlo qui


Sostieni la Fondazione AgoraVox