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L’Italia di De Gregori nell’intervista sul Corriere

Di (---.---.---.110) 31 luglio 2013 16:06

"...per quelli che son stanchi o sono ancora incerti" era il verso di una canzone degli anni Sessanta. Il povero DeGregori é certo stanco. E quando si é stanchi é meglio appoggiarsi sul qualcosa che dia sicurezza: il papaFrancesco. Sono quasi duemila anni che sopravvivono dunque avranno solide fondamenta. É certo, come tu dici che é un sintomo della decadenza della popolazione italiana. Tuttavia vorrei aggiungere che é sopratutto un effetto della decadenza dei media e di tutti quelli che sono dipendenti dai media e che non consultano che i media. Certo lui compra sei giornali, dice, non li legge ma anche se li leggesse senza una preparazione critica abboccherebbe a tutte le esche. Credo che la popolazione italiana, quella attiva mentalmenmte, ha una certa preparazione critica, vedi le varie fasi di movimenti, come i viola, gli studenti, i metalmeccanici, le mobilitazioni su temi come NoDalMolin, i movimenti in Sicilia, le rivolte di Rossano, etc. La crisi é sopratutto segnata dalla mancanza di una cultura operaia che prospetti un cambiamento radicale dell’esistente. Ma questo é un altro punto.


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