Delude. Un film mistico e freddino, infarcito di frasi apodittiche e citazioni (per non dir scopiazzature) di Fellini. Vorrebbe essere una denuncia, ma invece puzza di inconfessabile interesse e fascino per la ricchezza, i palazzi, li lusso, le donne elegantissime, la decadenza. E’ demodé, forse è stato scritto prima di Monti e l’austerity, sembra già superato. Servillo è bravo, la musica bellissima, la prima scena del disco-party è potente. Il resto si può perdere.