• AgoraVox su Twitter
  • RSS
  • Agoravox Mobile

Vilipendio al popolo italiano

Di GeriSteve (---.---.---.91) 28 aprile 2013 12:12

Caro Paolo e cara Olinda,
 scusatemi se intervengo con tanto ritardo: è da una settimana che non mi collego.
Io ritengo che voi due siate sostanzialmente d’accordo, ma che state discutendo su un polverone di parole sbagliate, utilissimo a che nulla cambi.
Olinda fa benissimo ad indignarsi e Paolo fa benissimo ad analizzarne le parole e a rilevare che formalmente non c’è stato un golpe.
C’è stato però un pesantissimo golpe "sostanziale", che quindi è sbagliato chiamare "golpe", ma che deve essere chiamato con le parole giuste: "TRADIMENTO" e/o "INCIUCIO".

 

Al di là del polverone c’è una realtà chiarissima: un quarto degli italiani, schifato dalla classe politica, non ha votato: non ha visto nessun partito a cui dare fiducia, come impone loro questo schifoso sistema elettorale.

Il restante tre quarti degli elettori a grande maggioranza ha votato per PD, SEL, RCivile, M5S : tutti partiti che si dichiaravano contrari all’inciucio con Berlusconi, alla distruzione della legalità, al monopolio dell’informazione, delle banche e delle aziende.

La conquista della maggioranza parlamentare ha alimentato la legittima aspettativa che quelle promesse sarebbero state rispettate, e invece no: quelle aspettative e quelle promesse sono state tradite, quindi il tradimento è indiscutibile. Si può soltanto discutere se il tradimento è stato premeditato, cioè se il tradimento è l’effetto dell’inciucio, e se questa premeditazione e quest’inciucio sono recenti o di lungo corso.

L’esegesi della costituzione che fa Olinda è corretta, ma perfettamente inutile a rispondere a questa domanda sostanziale, quindi è fuorviante.

Per rispondere si devono guardare i fatti, le persone, i loro legami (le alternanza al potere di zio e nipote, di moglie e marito in partiti opposti) e soprattuto la storia sostanziale, quella dei poteri forti, storia spesso oscurata dalla storia formale, quelle delle alternanze al potere e delle finte contrapposizioni, comprese le guerre, che sono verissime per le popolazioni che le subiscono ma finte per quelli che le decidono e ci lucrano politicamente ed economicamente.

In un mio recente commento su Agoravox ho scritto che: le decisioni politiche importanti vengono prese in organizzazioni occulte e trasversali: in Italia abbiamo avuto P1 (la prima loggia Propaganda, quella che ha programmato l’entrata in guerra e poi il fascismo), P2 e chissà quante altre; a livello internazionale Rockefeller ci ha dato l’Aspen, Trilateral, Bilderberg, tutte organizzazioni in cui complottano leader che dovrebbero essere concorrenzialmente contrapposti: finta concorrenza politica o commerciale o finanziaria.

La decisione strategica dell’inciucio è stata presa oltre vent’anni fa e le tattiche vengono messe a punto di volta in volta, con attentissimo rispetto dei diversi ruoli, perchè il "pubblico" (Trilussa lo chiamava "quel popolo cojone") continui a credere che quei personaggi siano davvero in conflitto fra loro.

A questi "inciuci di lunghissimo corso" si devono quindi aggiungere quelli più tattici, recenti e locali, tipo associazioni "Vedrò", "Arel", gli ultimi incontri dell’Aspen e Bielderberg in cui segretamente inciuciarono Enrico Letta con Emma Bonino, Amato, Monti e Tremonti sotto alte e internazionali bendizioni.

Con così tante cospirazioni, così diffuse e ben consolidate, non è facile capire se certi strani fatti politici italiani siano stati accidentali o accuratamente premeditati.

Faccio un esempio preciso: i macroscopici "errori di conduzione" di Grillo e Casaleggio sono stati davvero degli errori? Meditiamo sul fatto che noi non saremmo al punto attuale se il M5S avesse fatto precise e praticabili proposte di governo, e soprattutto che il M5S e l’Italia intera ha perso una grande occasione:

il M5S avrebbe potuto appoggiare l’elezione di Prodi, eleggerlo in modo determinante alla Presidenza, e dopo sostenere la candidatura di Rodotà al Governo.

Faccio un altro esempio:

il tradimento di 101 grandi elettori del PD, quasi "uno su quattro" come ha poi affermato Bersani.

101 "onorevoli PD" che hanno unanimamente dichiarato l’appoggio a Prodi e che poi in segreto se lo sono rimangiato il giorno dopo.

Io sono un complottista dichiarato, ma c’è qualcuno così coglione-credulone da credere che quei 101 abbiano cambiato idea durante la notte?

E quando lo avevano segretamente deciso e concordato il loro tradimento? Prima o dopo la campagna elettorale in cui hanno giurato sulla loro volontà di radicale cambiamento?

 

GeriSteve


Lasciare un commento

Per commentare registrati al sito in alto a destra di questa pagina

Se non sei registrato puoi farlo qui


Sostieni la Fondazione AgoraVox