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Politica: il lupo perde il pelo ma non il vizio

Di (---.---.---.78) 21 febbraio 2013 20:02

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Nel novembre 2011 il paese era ad un passo dal “baratro”. Sotto attacchi della finanza  speculativa la UE rischiava di andare in pezzi.
Napolitano ha fatto quello che poteva per evitare il salto nel buio.
Nasce il governo Monti.
Una soluzione “trasversale” dettata dall’emergenza.

Varate le misure di riassesto del bilancio restava tutto il tempo per anticipare le elezioni (settembre 2012). Così non è stato.
In un contesto economico e sociale “provato” dalla crisi il “rischio spread” era l’allarme dominante. Il Terzo Polo, guardando all’impasse del PDL, scommetteva sulla forza attrattiva di un Monti-bis. Il PD non ha trovato il coraggio di lanciare la sua “sfida” e proporsi come guida di un percorso d’uscita impervio e tortuoso.

E’ passato un intero anno.
Il paese “impoverito” conta i morsi della recessione. Ora si va alle urne.
Smorzato l’eco di certe “bravate”, Berlusconi rispolvera il fascino della sua “equazione per il benessere”. Grillo? Semplicemente .. ringrazia.

Un solo dato non è cambiato.
Come sei mesi fa non è garantita la “governabilità”.
Anche nel paese del Barbiere e il Lupo non difettano soluzioni davvero singolari …


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