Caro Paolo,
che Israele abbia chiuso Gaza come i nazisti fecero
con il ghetto di Varsavia è, appunto, l’esempio calzante di come si
s-ragioni su questo conflitto. A Varsavia non c’era un valico di Rafah
le cui chiavi erano in mano altrui. A Gaza sì e qualcuno se ne accorge
solo ora che Morsi ha deciso di aprire (saltuariamente ?) quella porta.
Che Israele tratti Gaza come un’entità ostile mi sembra logico, perché
Hamas è dichiaratamente ostile a Israele. Ma quale ostilità avevano gli
ebrei verso i tedeschi ? Come si può sostenere il paragone
Gaza-Varsavia, se non per pura ideologia ?
L’uso
sproporzionato della forza di cui Israele spesso si è effettivamente
macchiato e di cui è sempre e comunque accusato non mi pare che
risponda alla metodologia della decimazione, nemmeno vagamente,
se non - appunto - facendo i calcoli “matematici” alla Odifreddi che ho
criticato nell’articolo. Allora si potrebbe ribaltare l’accusa - cosa
che non voglio fare perché non credo sia corretta - e parlare di azione
"nazista" anche per tutta la lunga prassi degli attentati suicidi
contro i civili israeliani: anche in quel caso si procedeva ad una
decimazione a caso su un bus o in un bar o discoteca eccetera. Contro
civili, non contro militari: quindi... nazismo ?
C’è un lungo
conflitto in corso e ci muoiono molti civili. Ma la spietata
decimazione nazista era altra cosa. Nell’ultima dozzina di anni ci sono
stati 6000 caduti palestinesi (di cui parecchie centinaia uccisi da
altri palestinesi) e un migliaio di israeliani. Non mi pare che siano i
numeri di una repressione "nazista", non scherziamo. Altrimenti che
dovremmo dire dei turchi, dei siriani eccetera che ho menzionato
nell’altro commento ?
Né la repressione israeliana è in alcun
modo paragonabile, mi pare, alla prassi nazista di passare per le armi
o gasare una popolazione solo perché di etnia (o "razza" se preferisci)
diversa dalla propria. Questo caratterizzava il nazismo. Che poi nella
destra israeliana ci possa essere del razzismo non lo escludo affatto;
c’è in Italia, figuriamo in un paese in guerra da sessant’anni. Ma non
dimentichiamoci che il capo della polizia stradale israeliana è un
arabo musulmano; che nella Corte Suprema c’è un giudice druso e uno
arabo cristiano. Che ci sono parlamentari arabi e giornali arabi e così
via. I nazisti "concedevano" questo agli ebrei ? (e nei paesi islamici
?)
Quanto all’eliminazione degli ebrei "per motivi economici"
(le famose ’lobby’ di usurai: ma ti rendi conto di quello che scrivi
?!) ecco un’altra perla di sconsideratezza storica: lo sterminio
sistematico è iniziato nel 40-41 con le fucilazioni di massa sul fronte
russo e la soluzione finale è decisione presa nel gennaio ’42.
L’eliminazione degli ebrei è iniziata DOPO che tutte le proprietà
economiche ebraiche, mobili ed immobili, erano state requisite e
passate in mani ’ariane’ già da anni. Gli ebrei venivano sterminati in
quanto ebrei, non in quanto possessori di capitali. La finalità
‘economica’ dello sterminio è una sciocchezza che solo qualche storico
marxista ha sostenuto, quando tutto si spiegava con l’economia, ma ormai abbondantemente rifiutata a favore di
un più onesto "non si sa perché".
Quindi Paolo, calma, gesso e
anche un po’ più di rigore storico quando si parla di “nazismo”, perché
non è un termine che si può usare a casaccio come semplice sinonimo di
‘violento’. Si accusi pure Israele di tutto quello che si vuole, ma
finiamola con questa scempiaggine dei paragoni tirati per i capelli...
con rigore "matematico".