• AgoraVox su Twitter
  • RSS
  • Agoravox Mobile

AgoraVox non solo sito di giornalismo partecipativo

Di mabo (---.---.---.5) 28 febbraio 2009 11:51

Il giornalismo partecipativo, di cui Agoravox è un esempio importante, rompe gli schemi consolidati dell’informazione ufficiale, non solo perché parte, come avete sottolineato, dal basso (il che valorizza anche il dilettantismo di alto livello, troppo spesso relegato ai dialoghi estemporanei), ma soprattutto perché consente una critica istantanea che a sua volta genera un dibattito sul quale posizioni, inizialmente poco chiare, possono essere sviluppate in un ottica più ampia ed esaustiva.
Se il dilettantismo è un limite, viene quindi compensato dai lettori che con il loro contributo (a volte molto intelligente come nel caso di Maurizio, al quale vorrei, umilmente, chiedere di rispondere ai complimenti ed ignorare gli insulti) elevano l’argomento ancor più di quanto non sappiano fare alcuni redattori, per i quali nutro comunque una certa stima, anche solo per il coraggio di mettersi in discussione.
Mi scuso se sono andato fuori tema, vorrei solo chiedere, ma forse non è il caso di Aldo, di semplificare il linguaggio, soprattutto in riferimento agli articoli specialistici che a mio avviso finiscono col creare dei piccoli salotti chiusi ai più, e che non depongono a favore del redattore, che in questo caso evidenzia grossi limiti di capacità divulgativa.
Un saluto
Mauro Bonaccorso

Lasciare un commento

Per commentare registrati al sito in alto a destra di questa pagina

Se non sei registrato puoi farlo qui


Sostieni la Fondazione AgoraVox