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Il libro elettronico è virtuale

Di (---.---.---.77) 8 gennaio 2013 15:34

Perchè pensare sempre alla "guerra", alla contrapposizione? mi pare corretto pensare, piuttosto, ad un’integrazione: il libro di carta ha delle limitazioni che l’e-book non ha (peso, incapacità di mostrare contenuti multimediali, non aggiornabilità), l’e-book ha delle limitazioni che il libro tradizionale non ha (appunto perchè non è aggiornabile, non possono modificarcelo/cancellarcelo sotto il naso, stabilità nel tempo, proprietà effettiva del bene, "fisicità"... e chi ha mai sentito che un libro finisse le batterie?).

La scelta della Angry Robots mi pare la migliore, nel senso dell’integrazione.
Personalmente, considerando il libro cartaceo come un livello di evoluzione delle tecnologie impiegate da quando qualcuno s’è messo a tracciare disegni sulle pareti di una grotta, sarei propenso anche a cercare il passo successivo: un "libro" digitale inalterabile nel tempo, che non abbisogni di batterie per funzionare e che un eventuale E.T. possa riuscire a leggere, venendo a trovarci, fra un milione di anni. Sembra fantascienza, lo so, ma chi si occupa di memorizzazione dei dati si sta ponendo esattamente questo problema, e qualche soluzione sta iniziando ad uscirne.

Sky

P.S.
ottimo articolo, Sandro.


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