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Commercio al dettaglio a picco: - 150.000 unità. Addio ai negozi di prossimità

Di illupodeicieli (---.---.---.198) 7 settembre 2012 12:43

Si deve accettare la realtà: c’è una guerra tra una buona parte delle attività commerciali e i grossi centri commerciali, (spesso facenti parte di multinazionali,società finanziarie , banche ecc). Da dire che alcuni ,almeno a Cagliari, commercianti hanno anche attività ubicate all’interno dei centri commerciali più noti. Una buona campagna promozionale continua, dovrebbe anche attraverso il web, veicolare i clienti,le persone, affinchè ritornino ad acquistare nei negozi delle strade e non nei grossi centri commerciali. Logicamente alcuni si aspettano, come minimo, un livello di gradevolezza nelle strade che ,troppo spesso, sono ridotte,almeno dalle nostre parti, maluccio e mancano di arredo urbano quali panchine e cestini. Sull’uso obbligatorio di carte o bancomat, occorrerà far leva sul fatto che tanti non sono in condizioni di adoperarlo, che alcune volte non c’è linea, che rallenta in locali tipo bar ad esempio, l’attività alla cassa,ma sopratutto perchè è un obbligo e non permette scelta. Forse qualche giurista potrebbe trovare l’escamotage per invalidare provvedimenti simili.


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