Invece di dire alla gente che deve
perdere il lavoro perché troppa gente si ammala per colpa
dell’Ilva e, viceversa, non è facile dire alla gente che deve
ammalarsi gravemente per non far perdere il lavoro ai propri
concittadini, non si potrebbe fare come fanno nei paesi civili ovvero
individuare i responsabili che si sono susseguiti fino ad ora,
condannandoli e obbligandoli a risarcire tutti i danni cagionati alla
collettività, alla mesa in sicurezza dello stabilimento, se
intenzionati a continuare, viceversa applicare l’art.41 comma 1) e 2)
e l’art.42 comma 3) della Costituzione confiscando lo
stabilimento a favore dello stato che deciderà le politiche da
attuarsi per la riconversione dello stabilimento spezzando quello che
il gioco a fatto si che i profitti dell’ilva fossero privatizzati e i
costi sia umani che economici e del costo dell’opera di risanamento,
che aldilà delle vicissitudini giudiziarie, dovrà obbligatoriamente
avvenire, scarichi i costi sulla collettività ovvero sullo stato
ovvero su tutti noi.
In sostanza per sopravvivere si deve generare
profitto, arricchire qualcuno per ricevere in cambio un tozzo di pane
avvelenato per noi e per i nostri figli.