In realtà Adam Smith andrebbe riletto per scoprire che già ai suoi tempo c’era chi si inventava nuovi modi di creare denaro dal nulla: il mercato delle tratte (accordi e promesse di pagamento tra gente ricca e banchieri) divento una bolla che non tardò a scoppiare facendo collassare molte banche e l’istituto che doveva salvarle che fece da parafulmine "semipubblico".
E Adam Smith non era egoista o scemo e aveva capito che per far girare l’economia i soldi li devono spendere i ricchi. Ed è gravoso, dannoso e controproducente concentrare la tassazione sui ceti medio bassi (La Ricchezza delle Nazioni, pag. 1070, Utet).