Sono molto d’accordo con Paolo, sulle sue conclusioni e sulle sue motivazioni.
Aggiungo un’altra considerazione: non mi piace per niente che si parli soltanto di coppie gay e della loro equiparazione alle coppie eterosessuali; capisco che le coppie hanno particolari problemi sul piano del diritto e che (con le riserve sulle adozioni) è ingiusto discriminare quelle omosessuali da quelle etero, ma non mi sembra giusto che gli individui debbano essere classificati come eterosessuali oppure omosessuali.
Io sono per la libertà sessuale, e quindi desidero che uno/a possa passare da etero ad omo o viceversa e anche contemporaneamente, senza dover essere classificato come etero o come omo o come bisessuale.
La sessualità dovrebbe essere libera, cioè dovrebbe derivare da una libera scelta momento per momento, con rispetto degli impegni sociali con i figli e con i compagni di vita, ma anche senza condizionamenti superflui.
Per questo mi riconosco perfettamente contro l’omofobia, ma mi dispiace che, se si scorre quell’elenco redazionale di articoli, tutti i titoli si rieriscano soltanto a coppie gay.
Geristeve