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"La casa sopra i portici" di Verdone. Di bello solo il titolo

Di (---.---.---.254) 15 aprile 2012 03:22

Premesso che uno ha diritto di esprimere una critica e di avere un’opinione, ma poi deve accettare di buon grado anche quelle degli altri... O i critici non hanno da esser criticati?


Detto questo, io sono fan di Verdone da anni e non ho capito il suo accenno all’editor: perché Verdone dovrebbe farsi scrivere il libro da un altro? Cioè, un giorno Verdone decide di scrivere un libro e ovviamente chiama qualcuno che lo faccia al posto suo. Non fa una piega, a leggerla... ma io non ne capisco il senso.

E se non le piace lo stile di un Saviano, si permetterà di consigliare un editor anche a lui o il suo è un pregiudizio nei riguardi di un regista che non deve sconfinare il genere e continuare a fare film e basta?

Vede, quel suo accenno è orribile, dal mio punto di vista. In fondo il suo è appunto un semplice parere, ma sa che le dico? Conta poco se a lei piace lo stile di Verdone. La cosa che conta è che quel libro abbia soddisfatto il suo autore. Ho visto Verdone presentare la sua opera da Fazio, ed era contento e questa è la cosa più importante della vita. Essere soddisfatti di quello che si fa.

A proposito, non mi piace il suo stile, perché non si fa scrivere gli articoli da qualcun altro?
Non se la prenda, è una semplice opinione.

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