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C’era una volta la Jugoslavia

Di (---.---.---.6) 15 giugno 2012 14:21

Le solite frasi fatte con tesi preconcette e non argomentate riguardo al riconoscimento di Slovenia e Croazia, avvenuto peraltro in forte ritardo, dopo il massacro dei cetnici a Vukovar e dopo il vile bombardamento serbo-montenegrino su Dubrovnik, Sebenico, Zara e su moltissime altre citta’ croate. Cosa che molto stranamente e tendenziosamente nessuno piu’ ricorda. Il tardivo riconoscimento delle frontiere croate, peraltro stabilite gia’ ai tempi della Jugoslavia, non hanno rallentato il massacro sui civili da parte delle orde cetnike di Milosevic e compagni, ma almeno hanno agito sotto l’aspetto psicologico, mentre la "civile " Europa rimaneva a guardare speculando sulla sorte altrui, ne piu’ ne meno come fu con l’invasione nazista su Polonia e Cecoslovacchia. Mi sembra molto strana la presunta affermazione di Josipovic sulla ipotetica futura "riunificazione" tra Serbia e Croazia, tesi che mi sarei aspettato dall’altra parte, vista la secolare ambizione territoriale serba, specie verso la Croazia continentale e litorale adriatica. Non so proprio da dove venga questa surreale informazione!? Sarebbe come se l’Irlanda chiedesse di poter far parte del Regno Unito britannico, o che i Paesi Baltici ipotizzassero di "riunificarsi" con la Russia... Per quanto riguarda le targhe automobilistiche, i serbi stanno facendo una politica di "maquillage" balcanico-bizantina come al solito. Hanno cambiato perfino le copertine dei loro passaporti in rosso, come se facessero gia’ parte dell’Unione Europea da un lato, per poi rivelarsi con dichiarazioni da Medioevo riguardanti Vukovar e Srebrenica, negando il genocidio e riabilitando il fascismo cetniko con tesi ultranazionalistiche da parte del nuovo Presidente Nikolic, ex braccio destro di Vojislav Seselj e paladino degi massacri da lui stesso perpetrati in qualita’ di volontario tra le fila degli stessi durante l’annientamento di Vukovar, guadagnandosi il titolo di "Vojvoda (cavaliere) cetniko". Stessa cosa per i montenegrini che hanno autoproclamato e adottato addirittura l’Euro come unica valuta da tempo, mentre molti paesi gia’ aderiti da anni all’Unione Europea, aspettano il loro turno nel limbo della transizione. Bizantinismi del genere sono tipici di quella gente ormai da anni, e trovano tradizionale supporto da i piu’ importanti "sponsor" europei come Francia e Gran Bretagna, cosa che per molti versi li pone sullo stesso piano. Altro che Germania, presunta locomotiva d’Europa in tutti i sensi...


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