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Caso Schettino: l’oblio del perdono

Di (---.---.---.119) 4 febbraio 2012 15:13

Ma e’ sicuro che Schettino volesse scappare? perche’ farlo dopo che erano gia’ scesi 4000 persone pur sapendo che incorreva in un grave reato? come mai gli ufficiali accusati di vigliaccheria si trovavano insieme a lui? Non sarebbe piu’ semplice credere alla sua versione e a quella dei testimoni presenti? In quel momento (intorno alla mezzanotte) ci fu un violento scossone della nave, un’inclinazione che fece cascare molti oggetti dal lato opposto, fu gridato agli stessi passeggeri di buttarsi in acqua, la situazione era critica per tutti. Inoltre una giornalista della RAI da Grosseto in diretta TV fece cenno alla testimonianza di un marinaio che aveva messo a verbale che fu lui a spingere il comandante sul tetto della scialuppa, perche’ aveva visto il comandante esitare, poi dopo averlo spinto si butto’ anche lui. Schettino ha con se’ il cellulare e telefona a Ferrarini, gli dice di essere caduto dalla nave e chiede un elicottero. Ferrarini gli risponde che gli fara’ mandare l’elicottero da de Falco ed invece arrivera’ la famosa telefonata. Schettino non puo’ risalire sulla nave perche’ prima bisogna fare scendere i passeggeri. Verso le ore 02,00 arrivano due persone su una scialuppa a prelevarlo, e anziche’ portarlo sulla nave gli dicono di aver avuto un contrordine e lo portano a terra. Schettino e’ convinto che Ferrarini e De Falco gli abbiano fatto un bel servizio.


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