Equità tecnocratica >
Monti afferma con “convinzione” di aver distribuito “in modo equo” i sacrifici e che tutti contribuiranno a salvare il paese “secondo la possibilità di ciascuno di farlo”.
In concreto.
Ha evitato con cura perfino di attivare strumenti e meccanismi per l’accertamento dei grandi patrimoni pur di non provocare una fuga di capitali.
Ha deciso un’imposta una tantum dell’1,5% sui capitali “riemersi” con lo scudo fiscale. Imposta che entro 14 mesi verrà corrisposta in 2 rate da “intermediari” che potranno tuttavia solo “segnalare” l’inesigibilità dei capitali non più disponibili e/o di nuovo “occultati”.
Ha rinunciato a ritoccare di 2 punti l’aliquota fiscale dei redditi sopra i 75mila euro aumentando di 1,2 punti l’Addizionale Regionale Irpef su tutti i livelli di reddito.
Per tutti ha ripristinato l’ICI sulla prima casa (a franchigia ridotta) facendo “risparmiare” qualcosa sulla proprietà di più abitazioni solo per i redditi sopra i 100mila euro.
C’è di più.
Tra le lacrime della Fornero, ha dichiarato che per salvare il paese “occorre” che i pensionati da 1000 euro facciano a meno dei quasi 30 euro spettanti per l’inflazione sopra il 3%.
Ha anticipato che scongiurerà il taglio di detrazioni familiari e assistenziali con il ricorso all’ulteriore aumento di 2 punti dell’IVA (10 e 21%) sui generi di largo consumo.
Intanto fa crescere da subito le accise sui carburanti di una decina di cent/litro (200 lire).
E’ questa l’equità versione “tecnocrati”?
Non cambia la musica. Da anni una Tagliola Tributaria corrode il potere d’acquisto delle famiglie …