• AgoraVox su Twitter
  • RSS
  • Agoravox Mobile

Le squallide contorsioni di Sgarbi sui professionisti dell’antimafia

Di HOPLA’ (---.---.---.78) 7 gennaio 2009 00:56
HOPLA'

Hai letto il libro "Leoluca Orlando racconta la mafia"? Dice Orlando «Sarei tentato di scrivere l´elogio della vecchia tangente. La vecchia tangente inquinava un affare e da essa potevi difenderti: pagandone una maggiore o rivolgendoti a un procuratore della Repubblica. Il conflitto di interessi, invece, inquina un sistema e non è configurabile di regola come un reato. E allora cos´è oggi Palermo? Palermo, capitale dell´antimafia, faceva scandalo. La Palermo di oggi, la Palermo sede sociale della nuova mafia, non fa scandalo. Non fa scandalo perché è in sintonia con la crisi di sistema dell´intero Paese. Nell´intero Paese dopo anni di corruzione e dopo anni di mani pulite oggi l´Italia illegale si è modernizzata e il nostro Paese è diventato sede sociale del conflitto di interessi. Non sto parlando di Berlusconi, soltanto di Berlusconi, sto parlando di una cultura, di uno stile di vita che sta coinvolgendo e omologando esponenti politici, imprenditori, intellettuali e artisti di entrambi gli schieramenti. Il conflitto di interessi è la carta d´identità delle nuove caste; è il comune denominatore di tutte le illegalità, al Nord come al Sud; è la cifra culturale che consente alla mafia di prosperare in una stalla di Corleone così come nella borsa di Milano. Il conflitto di interessi è la nuova tangente, il nuovo pizzo del terzo millennio. (...) L´Italia parabola di Palermo e viceversa. Tutto si tiene - Palermo e l´Italia - nel bene e nel male».


Lasciare un commento

Per commentare registrati al sito in alto a destra di questa pagina

Se non sei registrato puoi farlo qui


Sostieni la Fondazione AgoraVox