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Da Why not alle dimissioni di Nicolais: i giorni che sconvolsero Napoli

Di Francesco Raiola (---.---.---.123) 5 gennaio 2009 17:06
Francesco Raiola

Io della debolezza di Bassolino (in termini di voti) non sarei poi così sicuro, ed ecco uno dei motivi che potrebbe portare a non cacciarlo, ma, anzi a promettergli un seggio alle europee (sta storia del mandarlo lontano non mi convince).
La mossa di Nicolais è l’ovvia (ma neanche tantissimo poi, quando si parla di dimissioni) conseguenza di una politica volta al cambiamento (sebbene l’elezione a segretario provinciale del PD sia avvenuta grazie ai voti di Sommese, non proprio la novità in Campania).
Anche se con la parola cambiamento ci andrei con i piedi di piombo. Troppe parole, tanto cosa costa gridare al cambiamento?
La destra a Napoli ha un problema atavico...è più divisa della sinistra (e non è semplice), in perenne lotta tra le diverse correnti, e la scelta di candidare Bochino alle elezioni che furono, la dice tutta (una sconfitta a priori).
Insomma leggere la situazione campana non è facile, bisognerebbe scavare (e forse si sta cominciando a fare, dalla spazzatura a Romeo) in anni e anni di interessi, soldi (tanti) e sporcizia che tagliano trasversalmente sinistra e destra...
Bisogna confidare in una serie di politici (che ci sono!) puliti, non invischiati, e che abbiano una storia chiara alle spalle.
Il problema è riuscire a cacciare la vecchia classe dirigente...ma credo ci vorrà ancora un sacco di tempo


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