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La rivoluzione in Islanda? Si chiama democrazia

Di Luca Troiano (---.---.---.225) 13 agosto 2011 09:49

L’articolo di cui si parla dovrebbe essere quello di Degl’innocenti su Il Cambiamento.

Ciò che sta accadendo in Islanda è certamente un autentico esempio di democrazia, ma è bene precisare che la storia del debito è tutt’altro che archiviata.
All’indomani del referendum di aprile avevo scritto un articolo sulla possibilità che Regno Unito e Olanda citassero lo stato islandese in tribunale per ottenere il risarcimento dovuto. Quando ne ho parlato non era stata ancora coniata l’espressione "rivoluzione silenziosa", tuttavia il rischio di dover per il popolo di pagare comunque incombeva allora e incombe oggi.

Quanto al parallelo tra loro e noi, è più facile in astratto che in concreto. Le differenze demografiche, economiche, politiche e socioculturali tra Italia e Islanda sono così profonde che trasporre l’esperienza islandese in casa nostra è pure utopia.
Ma la mia è solo una banalissima e umilissima opinione. Chiunque, sognatore o meno, sarà libero di smentirmi.

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