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Il Pdl lascia ai suoi elettori “libertà” di voto sui referendum. I massimi esponenti del partito tengono però a dichiarare che NON andranno a votare. La Cassazione e la Consulta, smentendo Berlusconi, hanno deciso che non è “inutile” votare sul nucleare.
Il referendum è una conquista democratica. E’ un diritto che, come dice Napolitano, diventa un “dovere civico”.
In gioco c’è la gestione di un bene primario, il futuro del sistema energetico e l’inderogabilità dell’uguaglianza giuridica.
Si può scegliere il Si, il No o il voto in bianco. Ogni referendum avrà un suo esito. Scegliere di non andare a votare non è espressione di ”libera” volontà.
E’ ammettere di temere la validità e la consistenza delle ragioni addotte dai promotori e quindi assecondare l’escamotage di una casta di Primi Super Cives attenta a privilegi, interessi e immunità …