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Era il 1994 quando la Zanicchi suggeriva di “provare a far governare” l’imprenditore Berlusconi. Già allora confidava che se non entrava in politica lo mandavano in galera e lo facevano fallire.
Passati 17 anni Berlusconi continua a denunciare come “patologia” della democrazia la “persecuzione” di quei magistrati che tentano di “toglierlo” dalla scena politica e di “aggredirlo” nel patrimonio.
Con la discesa in campo Berlusconi prometteva di “cambiare” il paese. Prometteva un paese più prospero e libero dalle regole e dai “comunisti”.
Dopo 17 anni Berlusconi continua a lamentare di essere un Premier “imprigionato” da vecchie leggi e di non aver mai deciso nulla neppure “nel partito”.
Continua a vedere “comunisti” dappertutto, anche quando sono gli imprenditori a sfilare in corteo.
Un replay diventato “ossessivo” quanto i toni di un Dossier Arroganza …