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Ma per chi ha votato la camorra?

Di (---.---.---.114) 2 giugno 2011 18:18

Lei purtroppo fa della sua conclusione la sua premessa. Lei parte dal presupposto che siamo da sempre un popolo senza dignità, che abbiamo da sempre profittato dei mali che ci circondavano, abbiamo da sempre preso il meglio del peggio senza mai cercare di invertire la tendenza, per arrivare alla conclusione che oggi l’omertà è dovuta al fatto che siamo senza dignità, che continuiamo a profittare ecc ecc. Non capisco come possa essere retorico tirare in ballo la criminalità, quando stiamo parlando dell’omertà dovuta alla camorra (organizzazione criminale). Inoltre cade in una contraddizione lampante. Lei dice che è ovvio che lo Stato manca, ma è una scusa per evitare di focalizzare sulla mancanza di di maturità dei cittadini. Ebbene, come possono i cittadini maturare se non c’è uno Stato? Come possono i cittadini maturare se non all’interno di esso? E’ ovvio che poi i cittadini vendano la loro dignità, ma la vendono in nome di quel beneficio che lei stesso ha riconosciuto essere una vita tranquilla. Che, come beneficio, la dice lunga sullo stato attuale delle cose: considerare un beneficio il poter vivere normalmente è deprimente per un paese, per uno stato (ritorniamo), ne conviene. Lei vuole forzare la questione. Di cittadini che traggono profitti da questa situazione, ce ne sono. Ma appena lo traggono, non sono piu’ cittadini, sono delinquenti. E per grazia di Dio sono la minoranza. La maggioranza, quella a cui faccio riferimento io (e che lei confonde un po’ qua e un po’ là) è quella silenziosa, che si vede quando va a votare. Poi se lei crede che le ritorsioni siano solo un gioco retorico dietro al quale nascondersi, non penso di riuscire a farla cambiare idea. Lei crede che quando una persona dice: "Chi si fa i fatti suoi campa cent’anni" lo dice solo per non assolvere ai suoi doveri di cittadino. Non prende in considerazione che quella persona lo possa dire perchè sa, per esperienza o per sentito dire, che potrebbe andare incontro a ritorsioni. Ma poi mi spieghi, concretamente senza eccedere a retoriche inconcludenti, a che pro un cittadino dovrebbe vendersi la dignità? Praticamente, che ne ha in cambio? La risposta "vita tranquilla" è esclusa, si capisce.


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