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Libia, anche l’Italia bombarda: siamo in guerra e nessuno se n’è accorto

Di Vito Enzo Salatino (---.---.---.181) 26 aprile 2011 19:51

L’Italia "umanitaria" vuole bombardare la Libia.

Tragicomica, come al solito, la decisione di Berlusconi di bombardare la Libia, accogliendo l’ "appello" (sic ! , accorato e umanitario ?) degli alleati della Nato all’talia, affinchè pertecipi pure lei al bombardamento generale libico (in quanti ? cinquanta contro uno ?, quasi una guerra mondiale contro uno schizofrenico nomade, abitatore di tendopoli, con capre, cavoli e harem relativo ?).

Chiaramente, così come eravamo tragicomici e umanitari prima ad accogliere ogni genere di clandestini nordafricani speditici via mare dalla Mafia, così ora accogliamo tragicomicamente l’ "appello" (umanitario ?) a favore dei rivoltosi, bombardando possibilmente gli stessi clandestini sulla costa in attesa di imbarco "Mafioso", certamente per salvare umanitariamente i ribelli dallo sfascio, ora legittimamente riconosciuti come i veri amici da Frattini, al posto di Gheddafi e dei clandestini, in realtà bastardi e non più amici.

Così come eravamo tragicomici ad accogliere a Roma in tenda nel parco di una villa d’epoca il leader Gheddafi, regalandogli motovedette marine, omaggi e pecunia sottobanco, finanziandogli lavori di costruzione in Libia, mobilitando finaziamenti tramite ENI, stipulando trattati di eterna amicizia, chiudendo definitivamente (sic !) il contenzioso post-bellico pagando danni di guerra immaginari della prima, seconda e prossime guerre mondiali contro la Libia, con inchini, baciamani e bacia-facce (da sedere ?), così nuovamente tragicomico è il Berlusconi che ora vuole bombardargli i lavori precedentemente eseguiti e regalati a Gheddafi, speranzoso di poter provvedere in futuro a pagare di nuovo altri danni di guerra ai successori libici.

Così come ora tragicomico è Frattini, che prima faceva da paciere e intermediario comicissimo a favore di Gheddafi e dei suoi figli nella guerra verbale e di import-export tra Libia e Svizzera per una questione di camerieri svizzeri insultati e maltrattati, così ora è tragicomico nel voler bombardare gli stessi Gheddafi e figli a favore dei rivoltosi riconosciuti ora come i veri ed educati "signori" della Libia, che sicuramente non maltratteranno mai i camerieri svizzeri ! 

Come è tragicomico il ministro della Guerra Larussa che ridicolmente ora dice che bombarderà solo obbiettivi "mirati" e "strategici", senza precisare secondo quale tragicomica strategia all’italiana, che fino a ieri costruiva in Libia e ora bombarda quello che ha costruito, secondo il detto che fare e disfare è sempre lavorare (e bombardare !).

Piacerebbe sapere come i rivoltosi e futuri capi libici giudicheranno l’Italia e i suoi tragicomici capoccia, i loro continui, abituali, storicamente noti e perpetui, e ridicolissimi voltafaccia tipici dei senza-cervello italici, piroette da pagliacci, saltimbanchi e voltagabbana sempiterni, quando alla fine si tratterà di concordare politiche economiche e commerciali serie con i libici per produrre energia elettrica da gas e vento in Libia, presenti in quantità enormi, assolutamente indispensabili per la sopravvivenza energetica dell’Italia.
Verremo considerati i soliti comici inaffidabili, pagliacci da prendere comicamente a pesci in faccia come ci meritiamo, auspicando però che il Berlusconi sia ancora presente in qualche angolo remoto e recondito per prendersi anche lui la sua giusta dose di pesci in faccia (possibilmente scaduti), come si merita insieme ai suoi ministri da strapazzo.

Vito Enzo Salatino 


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