• AgoraVox su Twitter
  • RSS
  • Agoravox Mobile

Sorpesa: l’Italia è il paese meno razzista d’Europa

Di Dave Deep (---.---.---.140) 1 dicembre 2008 12:41

Ho preso gusto a fare il bastian contrario in questo spazio, pero’ mi sento sempre il dovere di fare delle precisazioni, che tra l’altro a mio parere sono troppo giuste per essere ignorate. Con il tempo vedo che certi elementi si stanno tutti unendo e la Storia sta andando in una sola direzione. Il mondo unico, dove si abbattono le differenze. Non sono razzista, precisiamolo, ma penso che uno dei piu’ grandi bluff della società contemporanea sia la concezione della nostra uguaglianza. Non siamo diversi solo come persone, bensi’ anche come culture. La sinistra tra l’altro é piena di queste contraddizioni. Siamo contro l’influenza della religione nella vita politica pero’ con i musulmani e la loro paranoia religiosa non la tocchiamo neanche a parole.
A me non mi piacciono i comportamenti degli slavi, neanche quella degli arabi e nemmeno quelli dei cinesi. Finalmente davanti a questo finto e ingenuo approcio nato dopo la seconda guerra mondiale si comincia a fare qualcosa. Non ci rendiamo conto che stiamo andando proprio a finire dove il Potere vuole? Una società uguale in tutto il mondo, in cui le differenze vengono a mancare?
Noi siamo diversi. La cosa da fare è far tornare le persone nei loro paesi, risarcirgli di tutti i danni che abbiamo compiuto in questi secoli e farli vivere autonomamente. Poi gli scambi culturali tra persone di diversi paesi si dovranno basare sulla differenza. Tu vieni qui e vivi come viviamo noi. Io vado là e rispetto il tuo modo di vivere. Cio’ non significa che devo andare a pregare in moschea se vado in Algeria, ma neanche che accetto che uno slavo felice di avere bevuto mi riempia la strada di vetri rotti perché deve rompere il bicchiere dopo aver bevuto(per tradizione)
Anche i bambini? Come si puo’ dire a un bambino che siamo tutti uguali quando per esempio per una questione alimentare l’africano ha un odore diverso dal nostro. Il bambino deve imparare ad accettare questa diversità non accettare un uguaglianza che non c’é. La vita ha lo stesso peso in tutte le culture, ma accettare lo stile di vita di queste culture é diverso.
Penso che dobbiamo salvaguardare di più la diversità per non creare ulteriori tensioni e per non diventare veramente tutti uguali. Questo si che sarebbe un danno irreversibile.


Lasciare un commento

Per commentare registrati al sito in alto a destra di questa pagina

Se non sei registrato puoi farlo qui


Sostieni la Fondazione AgoraVox