Adesso è chiaro .Di fronte alla propria coscienza la disobbedienza è un dovere più che un diritto .Nel caso di Antigone non c’è dubbio . Nel caso di don Milani ho qualche dubbio in più , non tanto sulla scelta di fondo dell’obiezione contro la guerra e le armi ,quanto sui doveri che ci legano alla società in cui viviamo e che ci impongono , nei casi di extrema ratio , l’obbligo di ricorrere alle armi.
Come mi sembra di avere già discusso con te su altro post ,se mi ricordo bene nella condanna delle armi, la violenza fine a se stessa o il culto delle armi sono disvalori ma altrettanto disvalore è la passività di chi si nasconde dietro la propria coscienza per non assumersi le proprie responsabilità .
ciao