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Addio Monicelli: protagonista di un secolo di cinema

Di Elena (---.---.---.9) 2 dicembre 2010 13:37

"Una buona morte dovrebbe lasciare assetati. E’ così che dovremmo andarcene, riempiendo chi rimane di curiosità" ( da A UNA DONNA TRADITA - di Paolo Crepet).
Come nell’articolo si dice " Il Maestro era un uomo per bene, appassionato e curioso del mondo, di storie e non solo di cinema". Così dalla sua morte bisognerebbe imparare. Imparare la curiosità. Quella curiosità silenziosa e privata, riservata tanto da essere intrisa di pudore, indicibile e inconfessabile se non a se stessi...
Una curiosità che non indaga sul perché del gesto, quindi sul perché andare. Banalissimo, le risposte fioccherebbero!
La domanda, le domande riguardano il privato, un privato di carattere pubblico. Perché ...non farlo. Perché rimanere...
E trovare il vuoto, dentro come fuori...
Sentirsi più utile nella morte, più comunicativi nel gesto estremo, nel silenzio eterno!
Finite le parole, ...nulla, nulla è più rumoroso e altosonante del silenzio di un gesto da cui non si può più tornare indietro.


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