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Dell’Utri, Saviano e l’insopportabile ignavia degli italiani

Di (---.---.---.154) 5 febbraio 2011 20:55

Ignavi gli Italiani? Non lo erano quando riempivano le piazze durante il fascismo dimostrandosi molto attivi nell’applaudire anche gli annunci di guerra? Non lo sono quando si accalcano al festival o dove si mostrano i divi del momento? Lo saranno o no quelli che mattino e sera percorrono le tangenziali per raggiungere lavoro e casa? Viva viva e muoia muoia? Chi? Dell’Utri, Berlu, Rii, Vattelapesca? Conoscono casa loro. Hanno visto, vedono, nei loro paesi le conventicole impegnate a farsi i loro interessi attraverso una attività politica poco lodevole. Cosa dovrebbero fare per non essere giudicati ignavi? Semplicemente accodarsi? 

Siamo certi di indicare loro qualcosa di giusto e soprattutto di farlo in modo onesto? Potrebbero avere qualche dubbio, stante il padreternismo e l’impostura imperanti. 
Saranno qualunquisti o avranno, semplicemente, il senso della realtà? 
Ricordate lo scolastico: " Molti han giustizia in core e tardi scocca, per non venir sanza prudenza all’arco? Ma il popol tuo l’ha in sommo della bocca! "?? E’ del tutto superato? 

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