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Sarah uccisa dallo zio. Il mostro in casa. Chi paga per i peccati dell’uomo? (Parte Prima)

Di Michele Antonelli (---.---.---.82) 9 ottobre 2010 11:03
Michele Antonelli

Secondo il mio modestissimo parere, leggo nell’articolo e nei commenti un’insalata di misto carne-pesce-verdura. Mettete tutto dentro e non salvate niente. Appare una società di mostri e di tristezza infinita. Non è così. Uomini violenti-padroni e donne sottomesse ci sono sempre stati, al di la, poi, del dilagare di mezzi di informazione, sempre più rapidi.

La violenza nasce da uno status individuale che si evolve quando trova terreno fertile in una società priva di valori che ha come finalità il "consumismo" globale; cioè quella del tutto e subito senza limiti. Le colpe di tutta questa vicenda sta nella debolezza di tutto ciò che ci circonda dove nessuno denuncia. Provate ad immischiarvi in una vicenda che riguarda il vostro vicino di casa. Vi verrà risposto, anche da parte della persona lesa, di farsi i "fatti propri". Provate a riprendere un bambino che sta sbagliando. Il genitore vi denuncerà per lesione della sua sfera tutoriale o chissà per quale altra cosa.
Riguardo alle donne mi risulta che a volte ammazzino i loro figli e li mettano in un cassonetto della spazzatura. In questo caso si dirà che era malata, vittima di una società anch’essa malata. Balle, sono tutte balle. La società siamo sempre noi con pregi e difetti. Si nasce sani o malati indipendentemente da chi ci ha creati. La malattia è la scusa per giustificare il nostro modo di essere dove nulla facciamo per guarirne.
Poi che c’entra Dio? In nome di Gesù Cristo si sono consumate scelleratezze e delitti che non sto a elencare. Guardatevi dentro e dite con sincerità cosa fate o fareste voi davanti ad una situazione in cui si svolge questo tipo di delitto?
Il resto, quello che diciamo a delitto avvenuto, sono solo chiacchiere e gossip per fare audience.

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