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E’ così dannatamente semplice - Riflessioni sull’immigrazione

Di Paolo Praolini (---.---.---.188) 14 novembre 2008 23:15

Le riflessioni portate in questo articolo sono argomento molto interessante e profondo per una discussione.
Il tema dell’immigrazione come sappiamo è ormai un problema di primario livello d’attenzione.
Clandestino o no, l’immigrato in un paese come l’Italia ancora poco preparato per organizzazione e strutture, è un problema in più da gestire.
Con ciò non vuol dire che l’Italia è una nazione di razzisti, bisogna rimboccarsi le maniche e pensare ad affrontarlo con i dovuti interventi tecnici e legislativi, cosa che fino ad oggi si è fatto in maniera saltuaria e contraddittoria.
Ne destra ne sinistra hanno avuto il polso o la determinazione di affrontarlo in maniera adeguata.
Costoro che affrontano avventure al limite della sopportazione fisica sappiamo che lo fanno come dicevi tu Riciard per fuggire da situazioni disastrose e peggiori di qualsiasi nostra immaginazione.
E’ doveroso quindi dargli supporto immediato poi la gestione è da trattare con le dovute cautele.
Ogni straniero che arriva in Italia avrebbe bisogno di alloggio, mantenimento, lavoro, istruzione, supporto linguistico, ...è pronto il nostro paese a dare questo? Quando ad esempio per il lavoro non riusciamo a soddisfare il fabbisogno interno e dei nostri giovani? O per un alloggio tanti italiani sono ancora in attesa di una situazione definitiva?
Chiaramente dobbiamo pure pensare che lo Stato non può sopportare il peso di dare tutto questo ad ogni cittadino che sia straniero o italiano, allora vada avanti chi sà arrangiarsi e costruirsi una vita autonomamente nel rispetto della legge. E questo dobbiamo permetterlo sia agli immigrati che agli italiani.
Dal lato di coloro che delinquono è doveroso che vengano condannati sia gli immigrati che gli italiani in maniera paritaria.
Allora occorre che la nostra politica apra gli occhi e capisca che il problema non sta più nella direzione del ’facciamoli entrare’ o ’non facciamoli entrare’, ma nel come gestire al meglio ed ospitare costoro in situazioni provvisorie o stabili.
Ormai quello degli immigrati è un flusso che andrà sempre a crescere finchè qualcuno come ha detto Riciard non deciderà di creare condizioni in questi paesi del 3° mondo di minima vivibilità.
Allora basta con ’l’Italia razzista’ ma facciamo sentire le ns voci alla politica per affrontare questo problema che genera sempre più scontri fratricidi.






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