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Body Scanner: entro tre mesi in tre scali italiani

Di poetto (---.---.---.28) 8 gennaio 2010 12:30

 Per la sicurezza siamo disposti a sopportare delle plateali invasioni della nostra privacy.

Tutto in nome della nostra sicurezza.

Il problema è che gli obbiettivi che possono prendere di mira eventuali attentatori sono molteplici.

Se un aereo in volo diventerà un obbiettivo difficile, sarà logico attendersi che le attenzioni saranno riversate su altri possibili, e altrettanto efficaci, obbiettivi.

Pensiamo, ad esempio, cosa potrebbe succedere se quattro kamikaze si facessero esplodere all’interno di uno stadio durante un’affollata partita di calcio.

Pensiamo alla folla di gente che prende d’assalto i centri commerciali in alcuni periodi dell’anno.

Esistono, purtroppo, un’ampia possibilità di bersagli che non sono facilmente difendibili.

Penso, ahimè, che il passo da attendersi, dai terroristi, sia quello di bersagli come treni, stazioni, centri commerciali, stadi di calcio etc.

Pensate ai kamikaze di Baghdad, molti di loro si sono fatti esplodere in mercati affollati.

Ben vengano le misure di sicurezza per il volo senza, però, dimenticare che l’aereo non è l’unico possibile bersaglio.


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