Le rane del pozzo ignorano l’oceano.
Le segnalo che sulla Stampa di Domenica 27 Dicembre in prima pagina Giovanna Zincone firma un pezzo intitolato "La doppia punizione".
L’autrice affronta il tema della dignità dell vita carceraria ravvisando che una causa dell’incivile situazione attuale vada ricercata nel fatto che ogni comportamento distante dal pensiero comune venga considerato un reato, prendendo come esempio proprio il consumo personale di sostanze stupefacenti.
Veda un po’ se le sembra spiegato meglio che da Francesco.
Il punto non è che la marijuana faccia male (ha ragione: lo fa) ma che si debba morire di botte in carcere, in Italia, nel 2007, senza colpevoli, nella più totale indifferenza, per averla posseduta.