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Il valore (oggi) della filosofia

Di Renzo Riva (---.---.---.190) 4 dicembre 2009 15:02
Renzo Riva

Si comprenda perché ho dato voto negativo a questo articolo.
Potremmo avere anche 10 milioni di laureati in filosofia e ciò sarebbe un indubitabile vantaggio per il Paese dal punto di vista culturale purché poi se serve al Paese un autista d’autobus o uno specializzato in qualsiasi mestiere siano disponibili queste professionalità.
Altrimenti é solo pestare l’acqua nel mortaio.
Ricordate il mito del laureato svedese o finlandese che guida l’autobus?
Purtroppo in questo malconciato Paese esiste la fabbrica degli eternamente furbi con oltre 3 milioni di statali propri solo dei sistemi comunisti di cui abbiamo visto la fine ingloriosa.
Devo altresì dire che dall’età di ventotto anni, oggi ne ho sessanta, io, diplomato in elettronica industriale, ho sentito l’esigenza di avere delle cognizioni filosofiche e da allora non ho mai smesso di leggere, libri e articoli al riguardo, compatibilmente col tempo disponibile.
Oggi, per esempio, dico con Polibio, siamo in una democrazia degenerata che sfocerà in "oclocrazia" con tutto ciò che comporterà poi uscirne.
Invito a leggere ed approfondire il termine "anaciclosi" dove Polibio descrive magistralmente la sua speculazione intellettuale.
Voglio significare con ciò che il sapere non appartiene solo ai corsi scolastici o universitari ma anche alla volontà d’una preparazione permanente che non deve per forza sfociare in un "pezzo di carta" bensì nella pratica quotidiana della cultura man mano acquisita e sperimentata sul campo del sociale e del privato.

Mandi,
Renzo Riva
[email protected]
349.3464656


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