Non ho attaccato Saviano, ho criticato un suo intervento che ritengo una astrazione nella situazione concreta a cui si riferisce.
Mi rendo conto di aver toccato un simbolo, ma anche i simboli possono sbagliare e credo che l’assenza di critica non sia d’aiuto.
Il senso del mio intervento però si basa sulla constatazione che è ora di passare dalla denuncia, e qui Saviano ha grande merito, a iniziative concrete, possibili contro le mafie.
Lo Stato e i partiti, tutti, oggi non esprimono affatto la volontà di passare dalle denunce alle iniziative concrete per combattere le mafie, anche se quotidianamente i media parlano di “grave colpo inferto alla camorra….”, sappiamo che catturato un boss c’è subito un altro che ne prende il posto.
Il singolo e la popolazione intrappolata sul territorio sono ininfluenti, è solo dallo Stato che possono essere prese decisioni determinanti che vadano nella direzione di togliere l’ossigeno che arriva alle mafie, e i punti principali sono:
-abolizione del segreto bancario
-reintroduzione del divieto di pagare in contanti oltre a un dato importo, previsto dalle norme Visco del passato governo
-divieto del sub-appalto. Le aziende che non possono realizzare direttamente i lavori non possono vincere le gare
-divieto di inviare all’esterno delle aziende i rifiuti tossici. Il ciclo di produzione deve comprendere l’eliminazione dei residui di lavorazione all’interno delle aziende e laddove ciò non è possibile per la natura dei rifiuti, deve essere un organo dello Stato a controllare e certificare lo smaltimento nelle apposite strutture, secondo regole rigide e pene pesanti nei confronti di chiunque, industriale o addetto ai controlli, non segue le regole
-abolizione delle convenzioni del SSN con strutture sanitarie private. Nessun rapporto tra sanità pubblica e politica, nomina degli amministratori delle ASL e dei primari da parte delle categorie sanitarie delle relative strutture con intervento delle organizzazioni dei malati
- Incremento delle intercettazioni telefoniche e ambientali
-Avvicendamento del personale impegnato nella lotta alle mafie, sia che si tratti di guardia di finanza, polizia, carabinieri che di magistrati
-Legalizzazione delle droghe leggere.
-Inasprimento delle pene agli spacciatori di droghe pesanti e controllo del territorio di tipo militare (ho fatto l’esempio del sequestro Moro, ma forse quello più adatto è quello del prefetto Mori che in Sicilia sconfisse la mafia).
Infine, tornando a Saviano, ho inviato la mia critica pure al sito a lui dedicato e non mi è piaciuto che Gomorra sia stato pubblicato da Mondadori.
ps non ho alcun legame di parentela con Sergio nè con Concita