• AgoraVox su Twitter
  • RSS
  • Agoravox Mobile

Il Trattato di Lisbona estorce l’ultimo sì

Di Sinigagl (---.---.---.68) 30 ottobre 2009 15:17

Che articolo rancoroso.
Sono sempre stupefatto quando gli estremi si attraggono: l’Unione Europea è odiata da chi è di estrema sinistra e da chi è di estrema destra. Per fortuna è amata da tutti gli altri, che magari hanno più buon senso.
Non si tratta di protervia, forzature e minacce: ma quando mai! In un percorso di ratifica troppo rigido in cui le novità (che sono state concordate da tutti i governi) devono essere ratificate da tutti i parlamenti (e firmate da tutti i capi di stato) è normale che si tenti di salvaguardare le prerogative della maggioranza con qualche pressione. L’alternativa potrebbe essere l’uscita di chi non ci sta, che salverebbe capra e cavoli: è il processo di ratifica da criticare, non il comportamento della comunità.
Non si tratta di falsi buoni propositi, regresso, privatizzazione sfrenata: che c’entra tutto questo con il Trattato di Lisbona? Nulla, proprio nulla. La nuova Europa serve per far funzionare correttamente istituzioni barocche disegnate per funzionare a 6 ora che si è in 27, in modo che l’UE possa essere più efficace e presentare una voce unica nella comunità internazionale dominata dai nuovi giganti Cina, India, Brasile etc.


Lasciare un commento

Per commentare registrati al sito in alto a destra di questa pagina

Se non sei registrato puoi farlo qui


Sostieni la Fondazione AgoraVox