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Abruzzo: uccisi (per la seconda volta) dalla burocrazia

Di Aquilano Terremotato (---.---.---.126) 29 ottobre 2009 12:22

le case a disposizione sono a 80-100 km da l’aquila ed erano a disposizione già dopo un mese dal terremoto. E’ ovvio che le tende dovevano essere tolte dopo un mese massimo due. Chi non c’è andato prima non può assolutamente andarci adesso con i figli a scuola e con le attività che devono assolutamente riprendere altrimenti cosa ci mangiamo? Le casse integrazioni sono ferme a luglio, il contributo di autonoma sistemazione a giugno, i commercianti non so come se la passano ma al 90% è tutto chiuso. Dopo quasi 7 mesi sono stete sistemate 2.000 persone a fronte di 30.000. Le persone sono infilate anche in case pericolanti e speriamo che non si ripeta una scossa forte. La città è chiusa e non supererà l’inverno. Le case sono senza i tetti e nessuno ha la possibilità di coprirle prima dell’inverno a meno che non ti raccomandi a qualche funzionario amico della Protezione Civile. Se si va via è chiaro a tutti che non ci sarà motivo per tornare. Solo a L’Aquila si è fatto scuola a 2°C nei tendoni senza banchi ed attrezzatura. Perchè mio figlio o si gela o perde l’anno scolastico?
Bastava dire che le scuole aprivano a novembre e che le case sarebbero state consegnate l’anno prossimo e non tutto il contrario. Tutte le fandonie dette e che si dicono su L’Aquila sono un bleff del governo perchè non possono giustificare 300.000€ per un intonaco ad una scuola se poi gli alunni non ci sono oppure 900.000.000€ per il progetto CASE se poi gli aquilani si trasferiscono definitivamente sulla costa.
Il progetto CASE sistemerà alla fine di dicembre, non come dice il TG5 per i quali sono già state sistemate 60000 persone, 17000 persone (50% + 1 degli elettori terremotati e sfollati) ma è già evidente che si passerà tranquillamente al 2010 (dovrebbero consegnare circa 50 appartamenti al giorno adesso e non lo stanno facendo). 
A L’Aquila l’italianità a dato il massimo. Per soldi bruciati anzi, fatti girare ai soliti amici, abbiamo già battuto l’Irpinia. Dopo quello che ho visto a L’Aquila sia prima che dopo il terremoto anch’io mi vergogno di essere italiano!!! 

La burocrazia serve a non fare quello che le leggi dicono ed uccidono per la terza volta gli aquilani.

N.B. la seconda morte è avvenuta con 7 mesi di tende dove i giovani sono diventati vecchi ed i vecchi se ne stanno andando piano piano. Pensavamo di essere tutti Rambo ma siamo risultati un pò mollaccioni visto anche la vita che facevamo.


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