PARAVENTO >
La
lamentata “inadeguatezza” della UE va letta nei 25 miliardi di ulteriore
flessibilità di cui il premier RENZI ha urgente bisogno.
MILIARDI da poter
formalmente stanziare a breve (v. Legge Bilancio) per dare sostanza alla nuova
lista di interventi promessi in tema di lavoro, povertà e pensioni, nonché di
opere pubbliche, gestione immigrati, sicurezza idro-geologica e edilizia
scolastica.
Tutto quanto serve per rivitalizzare la sua “credibilità” di
leader. A partire da un traguardo essenziale: la conferma popolare della
Riforma del Senato.
In due parole.
Quello che in realtà ancora “difetta” è un’ulteriore
prova di fiducia di cui la UE dovrebbe farsi carico nella convinzione del ruolo
“speciale” impersonato dall’Italia e di cui lo stesso RENZI è il primo garante.
DIETRO ai nobili principi si cela una “ragionieristica” questione di equilibrio
del bilancio.
Non è certo Tutta colpa di Carosello se certa politica dissemina
slogan e spot …