Quando ci sono tornato, nel 2009, dopo molti anni di assenza, la Vucciria già non c’era quasi più. Sono rimasto basito. Allora ho cominciato a chiedere in giro, e tutti mi hanno detto, tra l’incazzato e il rassegnato, che le nuove norme imposte dal comune avevano reso impossibile la sopravvivenza del mercato.
E così un fantastico patrimonio di cultura popolare palermitana si è dissolto nel nulla. A tutto vantaggio di supermarket e centri commerciali immagino. Le cose in Italia vanno così.