ERNESTO "CHE" GUEVARA ― Il finto eroe la cui bocca diceva una cosa ma i cui occhi e mimica facciale dicevano tutt’altro, anzi, non era nient’altro che un crudele assassino animato dal desiderio di uccidere a freddo i suoi avversari senza mostrare alcuna pietà. Complice dell’altro assassino Fidel Castro, insieme hanno ridotto quella che era una delle più floride economie latino-americane a un campo di prigionia e a un bordello a cielo aperto. I numerosi testimoni citati nel libro di Leonardo Facco mostrano come il mito del buon rivoluzionario sia assolutamente falso e ipocrita. Purtroppo, ai lettori che credono alla vulgata dell’idealista "Guevara" non bastano neppure le testimonianze dirette accecati come sono dall’idolatria verso il "Che" che colpisce anche molti intellettuali e politici contemporanei.
Jean-Paul Malfatti
Ps. Quasi tutti i cubani con cui ho fatto conoscenza mi hanno
detto la stessa cosa, cioè che lui diceva una cosa ma ne faceva un’altra
completamente diversa. Insomma, che "Che" era proprio un guerrigliero dai due volti.
Sinopsis del libro e la recensione di JP Malfatti