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Veneto: si spalancano le porte degli ospedali pubblici al Movimento per la Vita

Di (---.---.---.172) 2 settembre 2013 09:40

Chi sta giocando con le parole non sono io, lo stai facendo tu perché usando le parole in modo opportuno si può suggestionare e colpevolizzare.


La legge le parole le prende terribilmente sul serio e la legge permette l’interruzione volontaria della gravidanza.

Tu parli come se una donna incinta automaticamente dovesse partorire, mentre portare a termine una gravidanza non è assolutamente una passeggiata. Non è detto che nascano i figli, anche se si resta incinte. Visto che ti piace parlare con le donne che hanno abortito volontariamente, fai un po’ di domande anche a quelle che hanno perso il bambino per problemi vari, scoprirai che sono molte di più e che la gravidanza non è una passeggiata. Non è detto che restano incinte si arrivi alla nascita di un figlio, non è così automatico.

Se non fossi nato non staremmo a parlarne, non sarebbe un problema mio. Di certo non sarebbe tuo e non lo è. Tu non hai alcuna delega a parlare in nome dei concepiti, non li rappresenti.

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