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Alberoni: il carro trionfale dei nemici della rete

Di Grazia (---.---.---.2) 24 febbraio 2009 10:40

Ho sentito anche di peggio. Questi cosiddetti uomini di cultura, spiriti liberi e di ampie vedute spesso alla prova dei fatti, cioè una volta privati del pregiudizio collettivo che li eleva sugli altri, appaiono per come sono, degli intolleranti che rispettano solo la loro Verità. Quella degli altri è, per definizione sbagliata, e non esitano ad usare giudizi volgari come quello che chi va in rete è di sicuro un drogato.
Per non parlare della quantità di informazioni che si possono trovare in rete....non ci si orienta più e si cade nella trappola del potere che le ha messe lì proprio per portarti nella sua tana. Meglio prima quando ce ne erano poche, le loro.
Concludo con una simpatica citazione di Voltaire dal Dizionario filosofico: ..."per pregiudizio rispetterete un uomo rivestito di certi abiti, che cammina e parla con gravità. I vostri genitori vi hanno detto che dovete inchinarvi di fronte a quell’uomo: lo rispettate prima di sapere se merita il vostro rispetto; crescete in età e in conoscenza, vi accorgete che quell’uomo è un ciarlatano impastato d’orgoglio, d’interesse e di artificio; disprezzate colui che avevate riverito, e il pregiudizio cede al giudizio" 


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