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Lo chiamavano "rimborso" elettorale

Di (---.---.---.9) 4 febbraio 2012 12:22

Giustissimo:

la doverosa indignazione per queste truffe non deve essere qualunquista, ma volta ad ottenere leggi rispettose del vocabolario, dell’aritmetica e del volere referendario.

Aggiungo un paio di osservazioni: una piccola ed una enorme.

La citazione di come la lega riesce a riscuotere 14 volte di piu’ di quanto ha realmente speso andrebbe chiarita, spiegando che gli oltre 8 milioni di rimborso dei meno di 3 spesi si ripete ogni anno, per ben cinque anni.

Ma se i cittadini riescono ad ottenere che i loro partiti non rubino piu’ cosi’ sfacciatamente, si tolgono una soddisfazione ma non risolvono proprio niente. E qui si arriva al problema grosso.

Il problema vero e’ quello di avere dei partiti che siano democratici perlomeno al loro interno, e cioe’ in cui gli iscritti e gli elettori possano scegliere la dirigenza del partito, che invece, in tutti i partiti, e’ scelta dall’alto per cooptazione. Soltanto cosi’ si potra’ ottenere una dirigenza pulita e rispettosa degli elettori, invece che dedita a inciuci e intrallazzi con i loro soci pseudo-avversari.

Per ottenere questo non basta assolutamente la reintroduzione delle preferenze: occorre invece favorire la crescita di partiti diversi da quelli attuali, quindi: nuovi. In termini di leggi elettorali, per i partiti che adesso occupano il potere, la miglior garanzia che questo non possa avvenire sta nello sbarramento al 5%, perche’ un partito nuovo non puo’ nascere

che piccolo.


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