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Commento di Gaspare Serra

su Italia "clandestina" nel mondo...


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GASPARE SERRA (autore del blog "Panta Rei") Gaspare Serra 16 maggio 2009 12:13

Caro Francesco,

credo che Lei non abbia colto a pieno il mio messaggio, pienamente inclusivo della sua osservazione.

"Rifugiato politico", ossia persona avente diritto a chiedere asilo politico, non è solo chi fugge da un paese per ragioni politiche (ad esempio, perché dissidente o oppositore sottoposto a repressione o discriminazione) ma è, come sancito dalla Convenzione di Ginevra, chiunque fugga dal proprio anche da una guerra, da un regime illiberale o da qualsiasi forma di discriminazione (non solo politica).

Ovviamente non hanno la qualifica di rifugiati politici coloro che semplicemente partono in cerca di un lavoro e di una condizione di vita economica migliore (i cd migranti economici).
Con ciò io:

 né nego il loro diritto ad un’opportunità di vita migliore

 né, obiettivamente, posso chiedere al mio Stato di aprire indiscriminatamente le frontiere e consentire l’accesso a milioni di persone che agognerebbero l’ingresso in Europa.

Occorre un equilibrio:

 anzitutto regolarizzare tutti i clandestini già oggi presenti in Italia (si stima circa 650.000) che dimostrino di non rappresentare un pericolo sociale

 per il futuro, controllare i flussi di accesso, stabilendo delle quote annue massime

 infine, riformare la legge Bossi-Fini in modo da favorire la regolarizzazione piuttosto che la clandestinizzazione di chi viene in Italia.
Più facile a dirsi che a realizzarsi, come molte cose: non vedo, però, sinceramente alternative più plausibili...

Un saluto

 


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