Chiosa > A inizio
marzo il DEBITO non mollava i 2400 miliardi ed il PIL cercava di compensare la
caduta di fine anno. Pochi (o nessuno) scommettevano su un consistente rilancio
dell’economia.
Con lo scoppio della pandemia tutto questo, come è ovvio, è
finito dietro l’angolo.
Adesso l’attuale premier da un lato chiede un “gesto d’amore”
agli Istituti di credito e dall’altro ribatte ad un’ovvia “puntualizzazione” di
una giornalista che, se e quando avrà la responsabilità di governare, “scriverà lei i decreti e assumerà lei
le decisioni”.
Certe giravolte echeggiano lo stile tipico di un Dossier Arroganza …