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Commento di Damiano Mazzotti

su La guerra totale della Cina al Covid-19


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Damiano Mazzotti Damiano Mazzotti 11 marzo 2020 07:36

Un commento preso non ha caso dal web per capire chi ha capito che qui si sta preparando una guerra per ora nascosta, ma all’ultimo sangue alla Russia:

Bisognerebbe partire da molto lontano, dall’incendio di Londra del 1666 che ha portato alla costituzione della City, il cuore finanziario del mondo. La City è un organismo indipendente, anche se è a Londra non dipende dall’autorità inglese, così come Washington d.c ed il Vaticano. Gli Stati sono un gradino sotto questi enti indipendenti che esercitano funzioni per conto di...(questo bisogna arrivarci da soli). Il Regno Unito è uscito proprio ora dall’Europa, con un tempismo perfetto. Quello che è in atto è un rimescolamento degli equilibri mondiali, è il serpente che cambia pelle e che torna in altra forma, come l’araba fenice. Ora rispondo alla tua domanda in maniera molto più semplice e comprensibile. La Cina e gli USA hanno lo stesso amore sviscerato per il danaro, hanno lo stesso sentire dittatoriale, gli stessi obiettivi. Si somigliano molto più di quanto sembri ed è per questo che si capiscono meglio fra loro rispetto a quanto possano capirsi con Putin. La Cina lavora nell’invisibile. È dovunque, in ogni parte del mondo, il 90% delle merci del mondo si producono a quelle latitudini ma pochi parlano della Cina e dei Cinesi. Ora i negozi cinesi hanno tutti chiuso le serrande, almeno nella mia zona. In ogni regione hanno un capo al quale tutti ubbidiscono, sono tutti abituati ad una struttura verticistica e nessuno è indipendente. Sono abituati a tessere una fitta rete di accordi, prima apparentemente vantaggiosi per chi si interfaccia con loro, ma che poi gli permettono di fagocitarlo e di prenderne il posto. Hanno tempo, uomini, risorse e tanta pazienza. Sia gli USA che la Cina rappresentano alla perfezione il desiderio di dominio globale con ogni mezzo e la volontà di costruire una società distopica controllata interamente da una elìte sovranazionale. La guerra commerciale fra USA e Cina è un fatto, ma nelle conquiste globali il nemico di oggi può essere un alleato per eliminare un terzo possibile competitor e Putin oggi come oggi è quello che appare più isolato nel panorama delle alleanze mondiali. Negli ultimi anni gli hanno fatto terra-bruciata attorno, gli hanno sottratto l’alleato Iraniano da poco e si ritrova impelagato in Siria stretto fra la morsa degli alleati Americani presenti nella zona del conflitto. Fatto fuori Putin e cambiata la classe dirigente russa con una più affine allo Spirito delle due grandi contendenti, si giocherà lo scontro finale, ma non sui campi di battaglia, ma con il controllo del commercio mondiale, di internet, delle nuove tecnologie e combattuta soprattutto con la rete di alleanze tessute passo passo con i Paesi più deboli, nell’ombra nell’invisibilità. Ti ricordi invisibile ed il suo motto Taoista:"L’utile delle cose è in quello che non c’è?". Ecco questo esprime lo Spirito perfetto con la quale viene combattuta questa guerra. Gli Usa non sono Trump, così come la Cina non è Xi Jinping. Non sarà per nulla facile, l’Orso russo è un osso duro. Ci hanno provato in tanti finora nei secoli da Napoleone a Hitler con in mezzo la rivoluzione ebraico-bolsevica del 1917 e l’ateismo di stato, poi con Eltsin e la Perestroika, compreso gli uomini e gli affaristi dei banchieri sionisti, ma si son dovuti tutti arrendere. Vedremo gli sviluppi, nessuno vorrà mollare l’osso facilmente...


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