TARLO > Ogni giorno
assistiamo a slogan velleitari e gesti impositivi, cambi di rotta e
dietrofront, promesse caduche, regole inusitate e via dicendo.
Quasi tutto
frutto della verve di esponenti politici che rivestono anche cariche, ruoli e
responsabilità istituzionali.
Occasione.
CIASCUNA delle forze d’opposizione presenti
in Parlamento, appena ne rinvengano i presupposti e i termini, dovrebbero
presentare una mozione di sfiducia nei confronti dello specifico membro del
Governo.
E’ scontato che, vista l’attuale composizione delle Camere, una
siffatta mozione verrebbe respinta. Ma fino a quando? Questo è il punto.
La
presenza di un tarlo passa inosservata, ma la bestiola insistendo e con il
passar del tempo arriva a sbriciolare il mobile più massiccio.
Tradotto.
Nulla
esclude che, sulla spinta delle molteplici “difformità” di vedute ed aspettative,
anche vari membri della maggioranza decidano di appoggiare una certa mozione di
sfiducia. Non solo.
REITERATE mozioni di sfiducia, una volta calate tra il vasto
pubblico, possono intaccare, giorno dopo giorno, il clamore e la credibilità di
promesse e impegni assunti dagli attuali “alfieri” di un “sistema paese” nuovo,
corretto e risolutivo.
Ecco qui l’effetto tarlo.
Con il tira e molla di proclami
altisonanti non si supera La crisi – Atto secondo che da anni …